venerdì 28 settembre 2012

Skyrim e i giovani dal futuro incerto

The Elder Scrolls V: Skyrim (Bethesda 2011)


Skyrim, quinto capitolo della saga di The Elder Scrolls, è un capolavoro. Il respiro epico, gli spazi illimitati, la durata pressochè infinita e il mondo vasto e pieno di opportunità.
Pieno di opportunità? Siamo sicuri?
È possibile che questa gargantuesca avventura fantasy voglia raccontarci una storia un po' più scomoda? Analizziamo i fatti.

giovedì 27 settembre 2012

Frogger e l'alienazione nel mondo del lavoro

Frogger (Konami, 1981)




Frogger è uno dei classici dell'arcade ai suoi albori. Come ogni gioco che si rispetti, è carico di simbolismi marxisti che non possono certo passare inosservati.
L'evidente scopo degli sviluppatori è quello di illustrare la dura vita di un operaio della fiorente industria automobilistica giapponese.
Il gioco, che si ripete sempre uguale dall'inizio alla fine, a simboleggiare la ripetività della catena di montaggio, si può dividere simbolicamente in due parti: la strada e il fiume.
Nella prima parte, è impossibile non leggere una feroce critica allo stress del lavoro operaio: il compito è appunto semplice, ma i rischi tanti. Venire schiacciati da un'automobile è la metafora (e a volte neppure la metafora) del lavoro nell'industria automobilistica che spreme il proletario fino all'osso. È noto infatti che in giappone il Ministero del Lavoro pubblica dal 1987 dati sulle morti da "eccesso di lavoro", detto in giapponese Karoshi (qui un articolo a riguardo, in inglese). Il concetto è lampante: la macchina, il prodotto, hanno la precedenza. Il lavoratore è un ingranaggio di scarso valore, e se sgarra, deve pagare, rimettendoci personalmente.

mercoledì 26 settembre 2012

Pac-Man e i meccanismi del capitalismo

Pac-Man (Namco, 1980)

Pur essendo uno dei più grandi successi nella storia dei videgiochi, Pac-Man è stato ampiamente sottovalutato dal grande pubblico per quanto riguarda il suo grande valore simbolico, e visti i tempi che corrono, mi sembra giusto parlarne.
Il messaggio è chiaro: la voracità del Pac-Man è la stessa del politico corrotto, che non può tralasciare neanche una briciola di ciò che è stato accantonato con sacrificio dalle masse oppresse.
I fantasmi simboleggiano un popolo ridotto allo stremo, ma anche le ansie e le paure del Pac-Man, che viene perseguitato dal suo stesso inconscio perché consapevole del male che sta facendo. Il Popolo/Fantasma, pur motivato ed in vantaggio numerico, viene soggiogato non dalla forza del Pac-Man/Politico, in sé debole, indifeso, e capace solo di semplici movimenti, ma piuttosto dalla forza delle pillole grandi, ovvero le enormi ricchezze inaccessibili alle masse, che rendono anche l'inetto capace di grandi imprese.
Infine, la frutta simboleggia i mille privilegi a cui può accedere il potente, che spesso viene condotto fuori dal suo percorso prestabilito: la bramosia spinge il Pac-Man/Politico a inseguire le ciliege, ma questo comporta un maggior rischio di essere raggiunto dai Fantasmi/Popolo (si vedano i vari scandali sessuali ormai così frequenti), con nefasti risultati.

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