venerdì 12 ottobre 2012

Super Mario e l'ansia da allenamento

Super Mario Bros. (Nintendo 1985)



Tutti conoscono Super Mario. Se fosse vivo e parlante, sarebbe uno dei pochi a poter dire, come John Lennon, di essere più famoso di Gesù. È con questo gioco che parte la sua corsa al successo. E corsa è indubbiamente la parola giusta. Super Mario Bros. è un gioco incentrato sull'attivita fisica: si corre tanto, si fanno scatti, si salta, si nuota...
Ma Mario è diverso da John Lennon. John Lennon è carismatico e affascinante. Mario è bruttino, basso e rotondetto. Per questo, al contrario della grande varietà delle canzoni di John Lennon, i giochi di Mario sono tutti uguali. Mario è infatti ossessionato dall'esercizio fisico. Mario corre dal punto A al punto B. Salta dal punto B al punto C. Nuota dal punto C al punto D. Sempre.
L'unico scopo di Mario è quello di raggiungere il benessere psicofisico, rappresentato dalla principessa Peach (andiamo, sarà stata rapita 350 volte! È palese che si tratta di una metafora). Ovviamente il benessere psicofisico non viene raggiunto mai: Mario non si accontenta mai, Mario è sempre indietro con gli allenamenti, Mario minaccia la Nintendo se non fanno uscire un nuovo gioco in cui può correre, e guai se non ci sono maggiori sfide. 
Insomma, il turbamento di Mario è evidente. In fuga dal mondo reale, Mario si rifugia in un'esistenza fatta di sforzi eccessivi e privazioni (corsa e dieta a base di funghi) che alla lunga portano ad allucinazioni anche pericolose (tartarughe alate?? Fiori magici??). Mario è insicuro a causa del suo aspetto cicciotto e mostruosetto, ma spera di poter arrivare lontano con i suoi soli sforzi. Infatti Mario rifiuta il cooperativo: se corre Mario, non corre Luigi (anche perchè Mario si sentirebbe umiliato dalla relativa prestanza atletica del fratello, alto e magro forse più per costituzione che per allenamento).
Insomma, si capisce perchè il piccolo idraulico sia così ossessionato dalle dimensioni. Ogni occasione è buona per crescere con stimolanti vari, come un palestrato vittima degli steroidi e a affetto da bigoressia.
Super Mario Bros. rappresenta le insicurezze dei giovani uomini in costante ansia da allenamento, la loro perenne ricerca di un ideale fisico irraggiungibile, la loro sostanziale fragilità.
Una sferzante critica ad uno degli aspetti meno esplorati dell'individualismo: da giocare per capirsi meglio.







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