Das Autorenkollektiv

Diego von Morgen


Ama le lunghe passeggiate mattutine, le cavalcate in riva al lago, le cene a lume di candela e le rivolte socialiste.
I suoi giochi preferiti sono Monkey Island (perché allena ai duelli di spada e contemporaneamente alla pertinenza lessicale, entrambe importanti per tenere a bada le folle durante le rivoluzioni), Sim City (per una gestione razionalista delle metropoli) e Metal Gear Solid (perché alla fine salta fuori sempre un sovietico).
Si vergogna un po' per aver giocato a Quake 2 con l'immortalità abilitata, ma è stato punito dal fato: ora una misteriosa nausea si fa viva ogni volta che si avvicina ad un First Person Shooter.
Non sa contare.



Giacomo von Immer


Atletico, affascinante, fantasioso, switch all'occorrenza e dota...ah no ehm, questo è per l'altro sito, volevo dire:  Ama l'approcio critico a tutto e tutti, anche a se stesso (ma in questo caso son tutte critiche positive), videogiochi inclusi. Ritiene che solo Baldur's Gate II sia esente da critiche.
Da quando, appena pubescente e durante una notte buia e tempestosa, nello studiolo della casa dei nonni, ha completato il primo Alone in the Dark, von Immer non ha più paura di niente.
Anni orsono, il suo percorso di studi inizia ad allontanarlo dal suo paese natio. Per colmare il vuoto creato dalla lontananza degli affetti più cari, si rifugia nel tepore dei mondi digitali. Attualmente porta avanti il suo Dottorato di Ricerca in cui, utilizzando la string theory (versione modificata da S. Cooper), tenta di implementare un esperimento di Schrödinger che possa funzionare sui LOLcat (tutti, contemporaneamente, e in qualsiasi universo esistente).
Nel tempo libero si diletta scrivendo poesie in elfico antico.



Nix von Vergangenheit

Res cogitans del blog (per inestensione, libertà e consapevolezza), ha subito un ricatto a sfondo sessuale dagli altri membri del collettivo Spielmechanik, per cui ora è costretto a rischiare la propria carriera professionale compromettendosi con post autobiografici. Da sempre interessato agli impatti socio-politici del videogioco, ha seguito un percorso formativo che lo ha reso un esperto mondiale di debriefing, termine mutuato dal mondo militare con cui si indica la ristrutturazione cognitiva dell’agito ludico. Attende da tempo l’instaurazione della dittatura del videogioco, promessagli dall’amico von Morgen, assieme alla carica di premier. Per questo si allena da anni a Civilization, a Sim City e a Command & Conquer. Ha pochi amici.




Giampaolo von Fieber



Da sempre dedica  il suo tempo libero a cari amici con strani nomi: Commodore-64, Super Nintendo, Playstation, Playstation 2 e Playstation 3. Dall’età di 12 anni un malfunzionamento di un gene lo costringe spesso a casa e salda in maniera definitiva il suo legame con tali amici che tanto gli hanno insegnato nella vita.
Il Commodore-64 con Ghost’n Goblin gli insegna che è male girare in mutande quando si è fuori di casa.Il Super Nintendo con Super Mario world gli insegna che nella cultura i grandi classici, anche se rivisitati, sono sempre attuali. La Playstation con Formula 1 ’97 gli fa apprezzare il piacere della guida sportiva e lo erudisce ad i concetti basilari della meccanica. La Playstation 2 gli insegna che non bisogna mai prestare giochi come Metal Gear Solid 2, perché rischiano di non ritornare più indietro. La Playstation 3 ha ancora tanto da insegnargli.

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